“Una remota e dolorosa eredità”. Credito agrario, colonizzazione, bonifica nella Sicilia postunitaria
Palabras clave:
Sicilia, riforma agraria, credito agrario, bonifica, latifondo, fascismoResumen
Fin dai primi anni dopo l'unificazione, l'Italia avverte la necessità di promuovere nuove politiche per la modernizzazione dell’agricoltura. Le politiche che seguono fino all'avvento del Fascismo e, poi, nel periodo repubblicano, sono segnate da un'azione legislativa frequente volta all'istituzione di sezioni speciali di credito agrario nelle principali banche del paese, alla costituzione di consorzi, prima volontari, quindi obbligatori, per facilitare la bonifica, soprattutto nelle zone malariche, e alla diffusione della proprietà tra i contadini. L'inadeguatezza delle riforme e la resistenza dei proprietari terrieri impediscono il raggiungimento degli obiettivi. Il paesaggio agricolo della Sicilia conserva tracce del fallimento delle riforme, soprattutto nei resti dei 37 villaggi fondati dall’“Ente di colonizzazione del latifondo siciliano” durante il periodo fascista
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